Continua la lotta per la verità e la giustizia con Antonio Pedace, accusato d'umanità.

Otto sit-in in alcuni dei principali capoluoghi del paese, decine di mail, telefonate, espressioni di solidarietà di associazioni, gruppi, singole persone che hanno così ribadito la loro sensibilità antirazzista. Li ringraziamo e questo è anche un invito a continuare a conoscerci e impegnarci insieme. L’udienza del tribunale di Siracusa del 19 giugno è stata ancora una volta motivo di mobilitazione. Abbiamo ricordato i fatti: il 24 agosto scorso Antonio Pasquale Pedace, dirigente nazionale di Socialismo rivoluzionario ha assistito per caso a una concitata operazione di polizia, con tanto di colpo di pistola, alla stazione di Siracusa, dove era in vacanza. Ha visto che gli immigrati coinvolti venivano trattati male. Ha chiesto che venissero trattati meglio. Insomma ha messo avanti la propria sensibilità umana, ed è stato perciò arrestato. È ora sotto processo con accuse infondate di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. A questa udienza è stato sentito un testimone dell’accusa la cui narrazione è stata significativa del carattere insieme democratico e razzista delle istituzioni statali e dei loro apparati. I capi di accusa sono esemplari del fatto che si vuole intimidire chi è solidale ma questo caso è esemplare per noi soprattutto di una saggia, coerente, fiera condotta antirazzista, sempre, anche in vacanza. Abbiamo solidarizzato in tutta Italia con la scelta di Antonio, col suo coraggio di socialista rivoluzionario per cui primeggia l’integrità del proprio essere umani, col suo schieramento etico e antirazzista. È stato ed è motivo di incontro con tanti fratelli immigrati e con quel settore di società che finalmente può riconoscersi e distinguersi positivamente per la propria comune umanità, per una fratellanza attiva contro ogni razzismo. È un impegno che va proseguito ed incrementato. Ci saranno altre udienze (la prossima convocata per il 13 novembre) dove verranno sentiti altri testimoni, di cui non mancheremo di dare notizia, ma soprattutto si avvicina un’estate di cui possiamo sentirci tutti più responsabili: perché ogni persona maltrattata e offesa non veda indifferenza ma vicinanza intorno a sé, perché possa essere un’estate di schieramento attivo e di amicizia solidale. Per essere tutti più liberi e vivere meglio, subito, fin da questa estate.

Anna Bisceglie

Il seguente articolo è stato pubblicato su La Comune 129, quindicinale di Socialismo rivoluzionario che ha promosso l’iniziativa in solidarietà con Antonio Pedace, dirigente di Sr, alla quale hanno risposto associazioni, gruppi, singole persone per esprimere con forza il proprio antirazzismo.